Le tre tappe

 

Il progetto si sviluppa in tre tappe.

La prima tappa: "Fare memoria della storia: carità e giustizia a Padova"

È finalizzata principalmente a individuare nel passato:

  • le azioni di carità che si sono trasformate in risposte organizzate e funzionali ai problemi umani fondamentali;
  • i punti di forza e le risorse messe in campo per affrontare i problemi;
  • come è stata testimoniata la carità e come si è trasformata in “giustizia” con servizi, risposte e soluzioni sociali innovative rivolte a tutti.

 

Prevede il coinvolgimento di enti, religiosi e non, che nel passato si sono impegnati sul fronte dei bisogni, dei poveri, della carità nella città di Padova.

Da questo primo step si svilupperà un dossier di riferimento su esperienze, carismi, testimonianze.

 

La seconda tappa: "Capacità e talenti a servizio delle diverse povertà"

È diretta a mappare le capacità pubbliche e private, ecclesiali e civili, a contrasto della povertà attualmente disponibili nella città di Padova. In questo modo è possibile evidenziare la ricchezza, i vuoti da colmare, le collaborazioni da migliorare.

Prende avvio dal mese di settembre, coinvolgendo quanti a diverso titolo operano per contrastare la povertà. Ogni organizzazione che desidera partecipare a questa tappa, può farlo attraverso una manifestazione di interesse.

Sulla base delle adesioni si procederà alla costruzione di una mappa delle opportunità e capacità presenti nella città di Padova, evidenziando le diverse azioni di accoglienza e di aiuto. Si tratterà di coinvolgere quanti ora lavorano per contrastare la povertà intesa come condizione di marginalità grave.

 

La terza tappa: "Pratiche di lotta alla povertà con i poveri"

È volta a realizzare azioni – cantieri di carità e giustizia – innovative di lotta alla povertà "a partire da" e "con" le persone povere, nella logica del welfare generativo. Ciò significa affrontare i problemi con chi li vive quotidianamente e più di altri sa quanto sia difficile. Un modo di guardare alla lotta alla povertà che non si ferma all’assistenza, al sussidio, ma si domanda anche come valorizzare le potenzialità di ogni persona.

La terza tappa prende avvio a seguito del compimento della seconda tappa.

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